Questo volume di Narrativa, dedicato alla Letteratura italiana ai tempi della globalizzazione, costituisce la sesta tappa del progetto "Letteratura del tempo presente. La questione identitaria nell'Italia del XXI secolo", progetto da me avviato nel 2006 nell'ambito delle attività scientifiche del Centre de recherches italiennes (CRIX) dell'Università Paris Ouest Nanterre La Défense. Alla prima fase di riflessione, incentrata sulla tematica dello straniero su cui verte il numero 28/2006, avevano partecipato, oltre a Ceserani, Luperini, Giglioli, Pagliano, Sarrabayrouse, Meschiari, Bonnet, diversi colleghi che oggi, a otto anni di distanza, pubblicano nel presente volume (tra cui le co-curatrici). È questo un segno della continuità di una riflessione, individuale e collet ...
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Presentazione Silvia Contarini Introduzione Margherita Marras, Giuliana Pias, Lucia Quaquarelli Weltliteratur. Una nozione desueta? Michele Cometa La letteratura italiana sulla scena del mondo: problemi e prospettive Giuliana Benvenuti Teorie della letteratura globale. Littérature-monde e New Italian Epic Claudio Milanesi Modernismo italiano e modernismo globale. Appunti per un dibattito in progress Luca Somigli Quanto è modernista il "modernismo italiano"? Letteratura mondiale, storia letteraria, periodizzazione Donata Meneghelli Letteratura italiana, letteratura postcoloniale, letteratura mondiale? Lucia Quaquarelli Globalizzazione all'indice: modelli macrotestuali nella narrativa dell'Italia multiculturale Ugo Fracassa Lampedusa Beach di Lina Prosa: la globalizzazione tra corpo e parola Margherita Marras "Non voglio morire cinese": crisi e conflitto in La seconda mezzanotte di Antonio Scurati Mark Chu Globalizzazione e alterità. I cinesi di Edoardo Nesi Silvia Ross Una memoria del mondo bipolare: il teatro yiddish di Moni Ovadia al terzo millennio. La bella utopia. Lavoratori di tutto il mondo ridete Ilona Fried Identità e culture popolari nell'Italia globalizzata. Studio sul teatro di Saverio La Ruina Anna Mirabella Cisàus: l'espressione di una resistenza nostalgica alla glocalizzazione Giuliana Pias Diaz di Vicari: il personale è globale Monica Jansen La trasmissione della memoria del G8 2001: due percorsi grafici dell'irruzione nella Diaz-Pertini-Pascoli Inge Lanslots Frammenti di identità e di umanità. L'individuo nella città globale Manuela Spinelli Il mondo in "disordine globale" nelle opere di Mauro Covacich Hanna Serkowska Crisi globale e nuovi realismi: dismissioni e spaesamenti nell'Italia degli anni 2000 Claudio Panella Viaggio, neoturismo e globalizzazione: riflessioni su Il canto del diavolo di Walter Siti Martine Bovo Romœuf La globalizzazione vista dalla borgata-Italia: su Resistere non serve a niente di Walter Siti Alberto Casadei Una letteratura senza villaggio: la questione dell'"espressività" nella letteratura italiana al tempo della globalizzazione Davide Luglio Camminare nel buio verso l'Annuncio, contro i venti della globalizzazione, sui passi di Antonio Moresco: un caso di iperdeterminazione letteraria Laurent Lombard Voci frantumate di un mondo globale: il frammento nella narrativa contemporanea Stéphanie Laporte
Questo volume di Narrativa, dedicato alla Letteratura italiana ai tempi della globalizzazione, costituisce la sesta tappa del progetto "Letteratura del tempo presente. La questione identitaria nell'Italia del XXI secolo", progetto da me avviato nel 2006 nell'ambito delle attività scientifiche del Centre de recherches italiennes (CRIX) dell'Università Paris Ouest Nanterre La Défense. Alla prima fase di riflessione, incentrata sulla tematica dello straniero su cui verte il numero 28/2006, avevano partecipato, oltre a Ceserani, Luperini, Giglioli, Pagliano, Sarrabayrouse, Meschiari, Bonnet, diversi colleghi che oggi, a otto anni di distanza, pubblicano nel presente volume (tra cui le co-curatrici). È questo un segno della continuità di una riflessione, individuale e collettiva, sulla letteratura italiana contemporanea, che molti studiosi stanno sviluppando in Italia come in Francia, Europa, Nord-America e, mi auguro e auspico, svilupperanno anche in luoghi e spazi meno "occidentali".